Una buona assicurazione sulla vita contribuisce a garantire serenità e sicurezza economica ai propri familiari e a proteggerne il futuro in questi tempi incerti.
Le polizze vita sono una valida alternativa per l’impiego dei propri risparmi: hanno tassazioni molto interessanti ed il capitale erogato in caso di morte è esente dall'imposta sul reddito delle persone fisiche. Inoltre i capitali liquidati da un'assicurazione sulla vita di natura previdenziale e non aventi sfondo finanziario, non possono essere né pignorati, né sequestrati. (art.1923 c.c)
Il rischio che nessuna somma venga liquidata poiché “scordata” dai beneficiari, è una possibilità non frequente che proveremo a esaminare in questo numero di Risk Monitor.
LE POLIZZE SULLA VITA PIÙ DIFFUSE
Sono essenzialmente di 3 forme :
· A VITA INTERA: non c’è una scadenza e la prestazione è eseguita quando si verifica il decesso. L’assicurato ha la certezza di trasferire agli eredi/beneficiari il capitale desiderato.
· TEMPORANEE CASO MORTE: garantire al beneficiario un capitale in caso di de-cesso dell’assicurato, se questo avviene entro la durata contrattuale.
· UNIT LINKED: è una polizza vita ad alto contenuto finanziario caratterizzata dal fatto che la prestazione finale che spetta al cliente è legata all’andamento futuro di un fondo di investimenti
CHE COS’E’ IL RISCHIO DORMIENZA per le POLIZZE SULLA VITA?
Quando la polizza ha maturato i requisiti per la liquidazione può accadere che il cliente non si attivi, o che il decesso non sia rilevato dalla compagnia o che per le motivazioni più disparate il beneficiario non risulti identificabile o rintracciabile.
La “dormienza” di una Polizza Vita si verifica quindi quando nessuno dei soggetti coinvolti (i beneficiari e l’impresa di assicurazione) si attiva per permettere di liquidare la polizza che giace così dormiente.
In particolare, l’indicazione degli eredi formulata in modo generico da parte del contraente genera situazioni in cui, a distanza di anni, la Compagnia potrebbe avere difficoltà a ricostruire la catena di decessi, nascite e spostamenti del nucleo famigliare. Specialmente per polizze sottoscritte “ a distanza” o collaterali ad altri prodotti finanziari ( ed es. mutui e finanziamenti).
Trascorsi 10 anni le polizze sono prescritte e non possono più essere riscosse dai beneficiari: in questo caso le somme sono devolute dalle Imprese assicuratrici al Fondo Rapporti Dormienti, gestito dalla CONSAP e destinato a risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.
LE INDAGINI E LE AZIONI DI IVASS
Dalla fine del 2017 l’autorità di vigilanza nel settore assicurativo l’IVASS ha alzato l’attenzione su quel numero di polizze vita che, sebbene abbiano maturato i requisiti per essere liquidate, giacciono “dormienti” presso le Compagnie.
Per comprendere la portata del fenomeno e le prassi adottate, IVASS ha inizialmente richiesto alle Compagnie assicurative di inviare i codici fiscali degli assicurati, col fine di restituirli arricchiti con la “data di eventuale decesso” dell’assicurato.
L’attenzione è portata su una tipologia di fenomeno che in ambito bancario è stato già affrontato e risolto, anche grazie a un decreto ad-hoc ( D.P.R. 116 DEL 2007 ).
Pertanto, anche in ambito assicurativo si sta affrontando il fenomeno col fine di risolverlo e prevenirlo come da indicazioni dell’autorità.
Successivamente, i risultati delle indagini sono stati illustrati al mercato, e sono state indicate le procedure più efficaci, già adottate o auspicabili come best practices.
L’iter di svolgimento delle indagini, la rappresentazione dei risultati e la formulazione di prassi e procedure prosegue ancora oggi , attraverso l’indagine sulle Compagnie estere operanti in Italia, l’estensione dell’indagine alle polizze infortuni con copertura “caso morte” e la conferma della disponibilità dell’Anagrafe Tributaria per effettuare un nuovo incrocio dei dati.
Soprattutto le Compagnie Assicurative possono contare su un supporto di tipo istituzionale, come già avvenuto in altri paesi europei, che permetterà di incrociare i dati degli assicurati con l’Anagrafe Tributaria istituita presso l’Agenzia delle Entrate allo scopo di verificarne l’esistenza in vita.
Nel caso l’incrocio restituisca la notizia del decesso dell’assicurato, la Compagnia Assi-curativa dovrà attivarsi per rintracciare i beneficiari e procedere con la liquidazione del-le somme dovute.
I RISULTATI
L’attenzione di IVASS sul tema delle polizze dormienti ha portato a risvegliare migliaia di polizze , e a liquidare oltre 490 milioni di euro a beneficiari fino a prima più o me-no ignari.
Le indagini hanno individuato alcune pratiche virtuose che le Compagnie dovrebbero applicare:
1) scambiare informazioni con gli intermediari, come ad esempio banche e finanziarie;
2) comunicare periodicamente coi clienti;
3) condurre accertamenti presso l’anagrafe comunale.
Le attività intraprese e le prescrizioni formulate nei confronti delle imprese sono ben lungi dall’essere una formalità, e unitamente alla soluzione istituzionale per l’incrocio dei dati degli assicurati al fine di rilevare il decesso, porteranno le Compagnie a essere ancor più trasparenti e attive nei confronti del Cliente.
PREVENIRE LA DORMIENZA: i consigli di IVASS e ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici)
Al consumatore sono disponibili numerosi consigli formulati dall’autorità di vigilanza , l’IVASS ; inoltre le Compagnie assicurative sono chiamate ad agire in maniera attiva , per rilevare efficacemente i decessi degli assicurati e individuare gli eredi, anche quando questi non si fanno avanti poiché non è a loro nota l’esistenza della polizza. oppure “non sanno di essere beneficiari di una polizza”
Sia IVASS che l’ANIA hanno reso esplicita la volontà di tutelare i consumatori e a tal proposito segnaliamo due link:
• RICERCA COPERTURE VITA: il servizio di ricerca permette di inoltrare, tramite ANIA, una richiesta alle Imprese assicurative esercenti il ramo vita, per verificare l’esistenza di polizze vita corrispondenti. www.ANIA.it
• POLIZZE DORMIENTI: COSA SONO, COSA FARE: una GUIDA CHIARA E PRATICA realizzata da ANIA.
In questo contesto Cheope Risk Management, in qualità di società investigativa autorizzata ad operare in ambito assicurativo, collabora con le Imprese Assicurative italiane ed estere per favorire l’individuazione dei beneficiari delle polizze assicurative e fornire le evidenze utili ad attestare la dovuta proattività nei confronti del Cliente.
Il CASE STUDY realizzato da ANIA Safe e Cheope racconta le attività intraprese dal 2018 e i risultati ottenuti da primarie Compagnie Assicurative nella gestione del fenomeno delle polizze dormienti.
Scopri il portale web realizzato da Cheope in collaborazione con ANIA Safe, per erogare il servizio Arricchimento Dati: www.c4insurance.it