L’effetto Covid ha innescato la più grande crisi economica mondiale dal 1929 ad oggi il cui impatto potrà essere valutato in termini numerici solo con i bilanci che verranno depositati nel luglio 2021.
I numeri della crisi economica si vedranno solo tra 1 anno.
Questi ultimi 5 mesi hanno tratteggiato a tinte fosche il quadro dell’economia dell’Eurozona e messo a dura prova la tenuta di molte società.
La predisposizione dei bilanci del 2019 dal punto di vista procedurale e sostanziale, sta assumendo particolare rilievo quest’anno a causa dell’emergenza determinata dal Covid19 e dal suo impatto sull'economia.
Dal punto di vista procedurale, causa la sospensione generalizzata delle attività, delle limitazioni alla circolazione e degli accessi ai luoghi di lavoro, il decreto legislativo n.18 ( a marzo 2020, il c.d. “Cura Italia” ) dispone la proroga dei termini di approvazione del bilancio 2019, nel più ampio termine di 180 giorni, e ha previsto la possibilità di svolgimento delle assemblee in teleconferenza.
Dal punto di vista sostanziale, il lockdown determinato dall'emergenza sanitaria impatta sui bilanci, con particolare effetto sui seguenti aspetti:
• Indicazione dei fatti successivi alla chiusura dell’esercizio in NOTA INTEGRATIVA;
• Verifica della PROSPETTIVA DI CONTINUITÀ AZIENDALE;
• Informativa in RELAZIONE SULLA GESTIONE;
• Informativa in RELAZIONE DI REVISIONE.
Per i soggetti con esercizio solare al 31.12.2019, l’emergenza Coronavirus non rientra tra i fatti successivi che necessitano di essere recepiti nei valori di bilancio, poiché di competenza dell’esercizio 2020; tuttavia l’evento rientra tra quei fatti successivi alla chiusura dell’esercizio che devono essere illustrati in Nota integrativa.
L’emergenza Coronavirus si è manifestata a partire da febbraio 2020 e pertanto i soggetti che hanno approvato il bilancio entro febbraio non dovranno fornire informazioni in merito nella Nota integrativa.
Ove invece il progetto di bilancio sia stato redatto entro il mese di febbraio, ma il bilancio non ancora approvato, l’emergenza impone l’inserimento della relativa informativa in Nota integrativa.
Nel caso di soggetti con esercizio non solare (fatta eccezione per i soggetti non solari che chiudono l’esercizio al 31 gennaio) la diffusione del Coronavirus rientra invece tra i fatti che devono essere recepiti nei valori di bilancio.
L’analisi del bilancio
Il periodo appena vissuto sta incidendo sul valore di diverse voci di bilancio - oltre al fatturato- quali ad esempio
- rimanenze di magazzino
- crediti verso Clienti
- titoli e partecipazioni
- attività per imposte anticipate
- fondi-rischi per contenziosi
- distribuzione degli utili.
In questo scenario, il bilancio come indicatore recente di solidità/affidabilità non può più rappresentare l’unico elemento -il principale- di valutazione dell’affidabilità; oggi, più di prima, il bilancio non è in grado di rendere conto degli eventi che si sono verificati da febbraio 2020 e non potrà evidenziare se e in che misura l’azienda analizzata stia vivendo situazioni critiche, o al contrario molto favorevoli.
Attualizzare la lettura dei dati di bilancio.
Interpretare oggi i NUOVI BILANCI 2019 risulta fondamentale. E chi elabora i dati di bilancio per formulare un RATING, dovrà saper valutare le altre discriminanti che i numeri riferiti a dicembre 2019 non potrebbero evidenziare.
Si pone sin d’ora un problema per le imprese che, utilizzando sistemi di valutazione esclusivamente basati su dati ufficiali, vedranno il rating-cliente espresso sulla base di dati economici che per alcuni settori rappresentano già un’altra epoca.
Indicatori rilevanti
Alcune analisi, riferite alle dinamiche operative e finanziarie, possono essere d’aiuto ai responsabili del credito impegnati ad attualizzare la valutazione di affidabilità dei propri clienti.
Esaminare l’operatività dell’azienda, durante il lockdown e anche nella fase attuale , è un primo step che permetterà di comprendere in che misura l’azienda ha potuto agire per rimediare al un plausibile calo nelle vendite. Diversamente, alcune Aziende grazie alla propria classificazione ATECO, hanno potuto operare anche a fronte di concorrenti che , per presenza del proprio ATECO nelle liste di “blocco attività”, non hanno potuto.
L’utilizzo di ammortizzatori sociali da parte dell’Azienda, qualora nota, è informazione rilevante poiché permette di comprendere la misura in cui l’impresa ha redistribuito i normali carichi di lavoro, in modo tale da garantire la prosecuzione delle attività.
In previsione della ripresa la valutazione del rischio sanitario, basato su classificazioni istituzionali ufficiali rilasciate in vista della “fase 2”, permettono di profilare la propria classe di rischio, così come quella dei propri partner commerciali e fornitori, per comprendere la loro esposizione a eventuali nuovi periodi di lockdown e il possibile impatto sull'esercizio corrente.
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