Il domicilio digitale è l’indirizzo elettronico, eletto presso un servizio di posta elettronica certificata dove è possibile ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione, la notifica di cartelle esattoriali, atti giudiziari senza dover pagare il costo della raccomandata a/r.
La digitalizzazione del domicilio è stata introdotta con il D.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217 (pubblicato in G.U. il 12/01/2018) che ha disciplinato la materia della riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Decreto Semplificazioni: il 1° ottobre 2020 scade il termine per la comunicazione.
Il Decreto Semplificazioni ha introdotto novità rilevanti nel complesso rapporto tra le Partite IVA e la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è quello di utilizzare la digitalizzazione come leva per “sburocratizzare” il sistema.
Quali sono le imprese tenute all'obbligo di comunicazione?
Le imprese costituite in forma societaria sono obbligate a comunicare il proprio domicilio digitale.
Il domicilio digitale prende il posto della PEC all’interno del decreto-legge del 29/11/2008 n. 185.
Comunicazioni e variazioni al Registro delle Imprese del domicilio digitale sono esenti da imposta di bollo e diritti di segreteria.
Mancata comunicazione nei termini: quali sono le sanzioni.
Le imprese dovranno comunicare al Registro delle imprese la comunicazione o l’aggiornamento del domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020, pena l’applicazione di una sanzione da 206,00 fino ad un massimo di 2.064,00 euro.