PROFESSIONISTI E IMPRESE: IL 1° OTTOBRE 2020 SCADE IL TERMINE PER LA COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA DEL DOMICILIO DIGITALE

Newsletter del 16 Settembre 2020

Il domicilio digitale è l’indirizzo elettronico, eletto presso un servizio di posta elettronica certificata dove è possibile ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione, la notifica di cartelle esattoriali, atti giudiziari senza dover pagare il costo della raccomandata a/r.

La digitalizzazione del domicilio è stata introdotta con il D.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217 (pubblicato in G.U. il 12/01/2018) che ha disciplinato la materia della riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Decreto Semplificazioni: il 1° ottobre 2020 scade il termine per la comunicazione.
Il Decreto Semplificazioni ha introdotto novità rilevanti nel complesso rapporto tra le Partite IVA e la Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è quello di utilizzare la digitalizzazione come leva per “sburocratizzare” il sistema.

Quali sono le imprese tenute all'obbligo di comunicazione?
Le imprese costituite in forma societaria sono obbligate a comunicare il proprio domicilio digitale.

Il domicilio digitale prende il posto della PEC all’interno del decreto-legge del 29/11/2008 n. 185.
Comunicazioni e variazioni al Registro delle Imprese del domicilio digitale sono esenti da imposta di bollo e diritti di segreteria.

Mancata comunicazione nei termini: quali sono le sanzioni.
Le imprese dovranno comunicare al Registro delle imprese la comunicazione o l’aggiornamento del domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020, pena l’applicazione di una sanzione da 206,00 fino ad un massimo di 2.064,00 euro.




Con l’erogazione della sanzione sarà assegnato d’ufficio un nuovo domicilio digitale, acquisito mediante gara bandita dalla Consip.

Per le imprese di nuova costituzione sarà sospesa la domanda di iscrizione al REI fino alla comunicazione del domicilio digitale.

Per i professionisti è prevista la sospensione dall'albo. Secondo le novità previste dal decreto Semplificazioni, questi saranno soggetti a diffida ad adempiere, entro 30 giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza.

In caso di mancata comunicazione del proprio domicilio digitale, il Collegio o l’Ordine professionale applicano a titolo di sanzione la sospensione dall'albo o elenco, fino alla data di comunicazione dello stesso.

Sanzioni sono previste anche per Ordini e Collegi: nel caso di omissione di comunicazione dei domicili digitali ed il loro aggiornamento potranno essere sciolti o commissariati.

La nuova scadenza porterà probabilmente diversi soggetti a esprimere per la prima volta la propria domiciliazione digitale o ad aggiornare quella già fornita.

Nel breve termine, ciò porterà plausibilmente a un aumento del numero di PEC disponibili per l’invio di comunicazioni fiscali, legali e di altra natura.

Avere indirizzi PEC aggiornati, per tutti i Clienti e i Partner, sarà così più facile, con beneficio per tutti i processi nei quali la PEC rappresenta recapito ufficialmente valido e riconosciuto.

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