Il mese di settembre segna l’inizio del ritorno a pieno ritmo all'attività di impresa in questa estate del dopo-pandemia.
Sono molte infatti le aziende che si trovano a dover fare i conti con i clienti che non dispongono della liquidità sufficiente a fare fronte al pagamento delle fatture commerciali.
In questo numero di Risk Monitor affrontiamo pertanto il caso in cui un cliente non sia in grado di rispettare gli accordi di pagamento sottoscritti.
QUANDO UN CLIENTE NON RISPETTA GLI ACCORDI DI PAGAMENTO, l’obbiettivo è di tenere vivo, almeno temporaneamente, il rapporto con il cliente.
Valuta la possibilità di accordare un piano di rientro, soprattutto se il cliente si trova ad avere scarsa liquidità oppure sta attraversando un periodo di difficoltà a livello finanziario.
E’ possibile che il tuo debitore abbia intenzione di pagare, ma non possa farlo immediatamente. Questa strategia tiene in considerazione lo stato di difficoltà del tuo cliente e dimostra che sei disposto ad andargli incontro.
La definizione di un piano di rientro è la soluzione ad hoc.
Oltre l’iniziativa può partire direttamente dalla tua azienda, che può concordare con il creditore il pagamento delle fatture in varie rate mensili per estinguere così i debiti in sospeso.
Il piano di rientro va spesso di pari passo col proseguimento delle forniture.
Quando la tua posizione di fornitore risulta determinante per la prosecuzione delle attività dell’azienda Cliente, il piano di rientro dovrà tener conto delle nuove forniture che potranno corrispondere in parte a nuove esposizioni.
In questa situazione, il piano di pagamento deve essere attentamente calibrato sulla capacità dell’azienda di riprendere il corso consueto, o rinnovare la propria attività per allinearla a nuove esigenze.
Se non si rispettano le scadenze concordate infatti, potrebbe non essere più possibile concordarne uno nuovo.